Questo è il testo della lettera inviata ai senatori della Commissione n° 10 - Industria del Senato per chiedere l'appoggio alla Fascia C
PORTO RECANATI 08/12/07
Gentile Senatore,
Sono il dott. Leonardo Marchitto portavoce di un gruppo di farmacisti marchigiani, titolari di una Parafarmacia che dopo il decreto Bersani ha avuto la possibilità di esercitare per la prima volta la professione per cui ha studiato e siamo stati abilitati dallo Stato a fare cioè: quella di farmacista ma solo per la vendita di farmaci senza ricetta (SOP e OTC).
Le Parafarmacie sono già una realtà ben presente (in tutta Italia circa 1400) nella nostra regione io personalemnte ho la mia attività a Porto Recanati ma i miei colleghi sono presenti nelle seguenti città marchigiane:
Macerata, Porto Recanati, Fermo, San Benedetto del Tronto, Porto San Giorgio, Castelfidardo, Camerino, Cupra Marittima, Castel di Lama,Pesaro, Fano, Grottammare, Comunanza, Ascoli Piceno, Montecosaro, Matelica, Corridonia, Monte San Giusto, Camerano, Jesi, Chiaravalle, Fermignano, Cagli, ecc...
Attualmente nelle nostre Parafarmacie, in presenza di un farmacista laureato, abilitato e iscritto all'ordine come in quelle di tutta Italia, sono dispensati i farmaci che non hanno bisogno di ricetta medica.
Recentemente è presente all'attenzione della Commissione Industria e attività produttive del Senato il ddl n° ddl 1644 (provvedimento sulle liberalizzazioni già approvato alla Camera) che all'articolo 2 propone di permettere la vendita dei farmaci di fascia C (cioè i farmaci prescritti dal Medico ma che il cittadino paga di tasca propria, la ricetta bianca per intenderci) anche alle Parafarmacie.
Questo ha generato molte critiche ovviamante da parte dei titolari di farmacie (Federfarma) e purtoppo anche dalla FOFI (federazione degli ordini dei farmacisti che dovrebbe difendere tutti gli iscritti e non solo i titolari di farmacia) si è parlato di provvedimento liberista perchè consente la vendita di medicinali anche ai supermercati , di sconsideratezze ec...
noi non la pensiamo così e vorremmo farle notare le seguenti cose:
· nelle nostre parafarmacie (come in tutte quelle italiane) sono presenti professionisti laureati e abilitati dallo Stato a fare la professione di Farmacista. Molti di questi già dipendenti di farmacie private nelle quali dispensavano ogni tipo di medicinale. Perchè ora in un'attività propria non potrebbero dispesare medicinali di fascia C (ricetta bianca)? La laurea la diamo ai muri della farmacia o al professionista? Il medico è medico perchè ha la laurea o perchè è proprietario di uno studio medico?
· le parafarmacie indipendenti ( ciè quelle non legate a supermercati in cui però è sempre presente un collega farmacista) sono circa 1200 delle 1400 totali, quindi stiamo parlando per la maggior parte di piccole attività commerciali non di mega gruppi anonimi.
· La quota di farmaci di fascia C è solo il 15 % del totale dei farmaci venduti mentre i farmaci di fascia A ( cioè i medicinali mutuabili) sono il 50 % del totale dei venduti. Quindi il mercato resterà in maggioranza ad appannaggio delle Farmacie. Se l’art. n° 2 del ddl 1644 sarà approvato le farmacie potranno vendere i farmaci OTC e SOP + i farmaci fascia C (ricetta bianca) mentre continueranno ad avere l’esclusiva dei farmaci di facia A. Il mercato sarà ridotto di poco per ti titolari di farmacia….ma permetterà alle nostre aziende di sopravvivere.
· L' art. 2 del ddl n° 1644 è innovativo perche sostituisce il binomio farmaco-farmacia al binomio moderno farmaco-farmacista esaltando, la professionalità e non la struttura (la farmacia)
occorre affrontare il problema adesso e non invece come qualcuno propone di rinviare o abolire l'articolo 2 (alcuni politici vicini a Federfarma) crediamo che questo sia un espediente per non decidere e per evitare che la questione venga affrontata in futuro.....cioè è un modo per garantire ai 17.000 titolari di Farmacia (rispetto al 60.000 iscritti all'ordine dei farmacisti) una rendita garantita.....una cosa da paese incivile ed indegna!
LE CHIEDIAMO
1)di appoggiare e favorire l’approvazione dell’art. n° 2 della ddl 1644 (in discussione lla commissione n° 10 industria dell Senato ) che concedano alle parafarmacie di vendere i farmaci di fascia C sottoponendole agli stessi controlli a cui sono poste le farmacie in modo che non ci siano differenze e tutti i professionisti/imprenditori siano alla pari.
2) in alternativa si faccia lei promotore (parli con i suoi colleghi della commissione industria del Senato) di un nuovo emendamento di compromesso che conceda la vendita alle parafarmacie dei farmaci di fascia C con alcune limitazioni relative alla natura di alcuni farmaci es. permettendo la vendita ai soli farmaci con ricetta ripetibile ( si veda allegato)
Confidiamo in una sua disponibilità alla continuazione dell’opera di liberalizzazione delle professioni già iniziata con il decreto Bersani 1
Infine le chiediamo di incontrarla urgentemente ( dell'articolo 2 si parlerà in commissione nella prossima settimana) per poterle illustrare la nostra proposta.
La rigraziamo fin da ora se vorrà ascoltarci.
Grazie e Cordiali saluti
dott. Leonardo Marchitto
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